Ortovero - Guida Turistica

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.: ORTOVERO
 Ortovero è un comune di 1.317 abitanti della provincia di Savona. Il comune è situato in Valle Arroscia, nel fondovalle alla confluenza del torrente Lerrone. Le due frazioni di Campi e Pogli sorgono sulla riva sinistra del torrente, alle pendici del monte Chiesa (255 m) e del monte Villa (340 m). Il suo territorio comunale fa parte della Comunità Montana Ingauna. Dista dal capoluogo circa 55 km. Basa principalmente la sua economia sull'attività agricola. Sul territorio vengono coltivati alberi da frutto, specie il pesco, si effettua la produzione di vini (Pigato e Vermentino) e la raccolta di funghi. Nel fiume Arroscia viene praticata la pesca dell'anguilla. Coltivazioni di rose e di pesche caratterizzano questo antico insediamento agricolo, famoso anche per il vino pigato D.O.C. (ospita infatti la più grande Cantina sociale della "Riviera Ligure di Ponente").
  Sorge sulla sponda destra dell'Arroscia, poco più a monte della confluenza col Lerrone. In epoca romana esisteva qui un insediamento, "Ortus Vetus", localizzabile forse nell'attuale zona di Pozzo. Dopo il silenzio dell'Alto Medioevo, le prime notizie certe presentano Ortovero come possesso dei Clavesana, quindi dal 1341 della famiglia Cazzulini. Questi lo cedettero al Comune di Albenga, di cui divenne rapidamente uno dei borghi più popolati. In seguito Ortovero fu annesso alla Repubblica di Genova insieme agli altri centri della zona. Diversa e invece l'origine della frazione Pogli, un interessante borgo fortificato che venne fondato da Albenga nel 1288 con gli stessi scopi difensivi che pochi anni prima avevano portato all'edificazione di Villanova e di Cisano.
  La struttura urbana testimonia l'origine militare, con la sua pianta rettangolare e le vie che si incrociano ortogonalmente. Gli abitanti si trasferirono qui dal nucleo di Puglium, che si trovava poco più in alto. La successiva storia del borgo si identifica con quella di Ortovero; oggi Pogli e un centro famoso per la coltivazione di rose dai colori smaglianti. Il borgo fu un antico possesso dei vescovi di Albenga e strenuamente difeso dagli attacchi dei marchesi di Clavesana. Nel 1341 fu concesso in feudo alla famiglia Cazzulino i quali, nel 1351, lo cedettero nuovamente al comune di Albenga. Divenne quindi, assieme ad Albenga, parte integrante della Repubblica di Genova, contro cui insorse nel 1763 per protesta contro le eccessive imposizioni fiscali. Farà quindi parte del Regno di Sardegna nel 1815 e nel Regno d'Italia nel 1861.